Conflitto e relazione

Nel mondo attuale il tema del conflitto è facilmente sulla bocca di tutti. Questo termine è spesso collocato all’interno di una semantica che ha il sapore della negatività. Niente di più falso, anzi di più di perverso. Questo perché è proprio la possibilità distruttiva che rende il conflitto così negativo ai nostri occhi, mentre restano fuori dalla visuale le opportunità che il conflitto porta, se affrontato in una logica costruttiva: generatività.

Se ci pensiamo, è il conflitto che ha sempre prodotto frutti, consapevolezza e novità nel vivere umano: è al centro di ogni scambio, se lo scambio è caratterizzato dalla irriducibile differenza di due entità viventi che non possono essere assimilabili l’una all’altra.

È quindi nella gestione del conflitto, e nella capacità di sostare in esso che scaturiscono le possibilità nuove di generazione di se stessi e degli altri, come delle relazioni fra le persone. Il riconoscimento delle differenze, la constatazione della complessità, l’avvicinamento di realtà diverse tra loro porta necessariamente ad un conflitto: è il modo nuovo di affrontarlo che permette di viverlo e renderlo trasformativo.

Inoltre, il conflitto è un dinamismo dai molteplici livelli. Esiste un conflitto armato (necessariamente da rifiutare... ma c'è...) e politico, di cui abbiamo continuo ricordo in ogni contesto mediatico e dispositivo comunicativo; esiste però anche il conflitto intergenerazionale, il conflitto sociale, il conflitto interpersonale con chi mi è prossimo e non solo con chi è lontano o palesemente diverso da me; infine esiste anche il conflitto interiore, ossia un luogo, dentro di noi, dove siamo abitati da forze contrastanti che ci chiedono continue sintesi per stare nella molteplicità e nella mutabilità del vivere quotidiano.

Questi livelli hanno dinamismi simili, e per imparare ad affrontare e conoscere il conflitto è sicuramente ben più facile lavorare a partire da sé.

Il percorso che proponiamo è un viaggio all’interno del conflitto nei suoi livelli più vicini: quello interiore e interpersonale. Questo primo passaggio sarà necessario poi per conoscere e riflettere con categorie nuove anche il tema del conflitto più ampio tra popoli e nazioni.

DESCRIZIONE DEL PERCORSO

2 incontri in aula più 1 follow up a distanza di un mese, durante le ore di lezione, in cui la classe sperimenta la creatività della parola conflitto a partire dalla consapevolezza delle proprie peculiarità di gruppo. Verranno proposte delle attività dinamiche in cui esercitarsi nell’arte del conflitto e del dialogo.

Nel dettaglio i temi degli incontri:

  1. Vincere o perdere? Una dicotomia tossica
  2. Guardare oltre per vedere sul serio: ascolto di sé e dell’altro
  3. Follow up di verifica e approfondimento ulteriore con attività a discrezione dell’andamento degli incontri precedenti

conflitto